Introduzione alla sez. "Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922)
insieme a «Pensiero antifascista» farà seguito al presente volume. (N.d.A.) che rispecchiando, in tentativi di sintesi, lo stato d'animo politico del
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quali rifugge per intima struttura di pensiero e di finalità; essa ha una base autonoma e realistica, che si suole esprimere con le parole storiche di
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fatto vi è un flusso reciproco fra pensiero e azione, nel divenire sociale così pieno di dinamismo. La domanda serve a precisare i contorni e i
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politici potevano acquisire per lo sviluppo del pensiero teorico, nella pratica della pubblica amministrazione e nel contrasto delle aspirazioni con la
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libertà di pensiero, di riunione, di stampa, di voto, di culti.
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anche stato liberale. La nostra concezione statale, si rifà alla tradizione del pensiero scolastico; per noi, lo stato è l'organizzazione politica
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stato) le affermazioni ideali, le conquiste di pensiero, le ragioni storiche e gli interessi economici collettivi, reagiscono; o inserendosi nelle nuove
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di contatti, in una reciproca rifrazione di pensiero e di attività, come se mai vi fossero limiti. Ma limiti vi sono: lingua, razza, interessi
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Quando la riforma spezzò l'unità di coscienza e di pensiero dcl popolo europeo, tolse ogni possibilità di unione internazionale politica e creò il
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Il torto dell'Italia unificata fu quello di voler staccare il nostro paese dalla vitalità cattolica, come pensiero vissuto e come indirizzo politico
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stessa influenza e ne sviluppa una convergenza di pensiero e di attitudini culturali, artistiche e spirituali, che vivono senza tramonto.
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— sono prospettate nel complesso di una riforma, che i popolari sostengono contro il pensiero prevalente del centralismo statale.
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, la sua riforma statale e i suoi indirizzi politici. Gli atti più espressivi del pensiero collettivo del partito sono gli «appelli» riportati in
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scorcio della vita vissuta, del pensiero elaborato, della visione, come, nel fermento della lotta e nella passione del travaglio politico, può essere
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intellettuali, morali e storici; e in confronto ai movimenti concreti del socialismo, del fascismo e del popolarismo, prospetta in sintesi il pensiero
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guelfa ha la sua origine nel pensiero dei cattolici del risorgimento. Il partito popolare italiano, come espressione e realizzazione di questo pensiero
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specifica è la differenziazione programmatica, quanto maggiore è l'equazione fra pensiero e azione.
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